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I 50 vini migliori d’Italia, vince il Brunello di Alinghi

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Poggio di Sotto

Stare fermi. A Claudio Tipa, alla sorella Maria Iris Tipa Bertarelli e al figlio di lei, Ernesto Bertarelli, armatore di Alinghi, è bastato questo per vincere. Il loro Brunello di Montalcino Poggio di Sotto, nella versione Riserva 2007, è risultato il migliore vino d’Italia. Lo ha deciso la giuria internazionale del Best Italian Wine Awards. Un Brunello puro, profondo, essenziale.
Quello dell’immobilità è un paradosso per la famiglia Bertarelli-Tipa, che in mare va velocissima con i catamarani a vela ed è pronta a riprendere la sfida di Coppa America, vinta due volte («solo se New Zealand porterà il trofeo a casa»). Da quando, alla fine del 2011, hanno le chiavi del podere di Montalcino, sono stati attenti a non cambiare nulla. «Il nostro lavoro — raccontano — è di una semplicità disarmante, non servono artifizi o invenzioni quando hai un territorio e una cantina come la nostra».

La cantina è semplice e linda, sotto il casale in pietra sulla collina a Castelnuovo dell’Abate, tra il monte Amiata, il fiume Orcia e l’Abbazia di Sant’Antimo, voluta da Carlo Magno, con i Canonici bianchi e i loro canti gregoriani. Tipa ha impiegato cinque anni per convincere Piero Palmucci a vendere l’azienda fondata nel 1989. «Un giorno arrivai per la vendemmia — ricorda — quando spesso ci sono cattivi odori, Poggio di Sotto invece profumava. Corsi a chiamare mia sorella, mi sono innamorato subito di questo posto. Il microclima, la posizione, il terreno, l’età delle viti: tutto perfetto, basta non fare errori e il Brunello arriva da solo, come avesse un’energia propria».

Claudio Tipa

A ColleMassari, l’azienda che ha dato inizio al rapporto con il vino di Tipa e Bertarelli, non è così semplice: «Lì bisogna lavorare, intervenire con scrupolo». Si trova a Montecucco (Grosseto), per il Gambero rosso è la Cantina dell’anno 2014. Dopo ColleMassari, la famiglia ha conquistato nel 2001 Grattamacco, nella Bolgheri dei grandi rossi. Poi è sbarcata a Montalcino, tra le botti da 30 ettolitri seguite dal maestro degli enologi Giulio Gambelli, morto pochi mesi dopo l’arrivo dei nuovi proprietari.

«Nella sua ultima vendemmia non riusciva quasi a parlare, ma indicava con gli occhi le scelte per il vino. Con lui c’era Federico Staderini, gentiluomo d’altri tempi che ha raccolto il suo spirito. Tutto è rimasto inalterato, il nostro Brunello è diverso, non è amato da tutti, ci sono guide che faticano a parlarne. Ma sarebbe una follia interrompere filo che lo unisce a quelli che lo amano. Ne produciamo 15 mila bottiglie l’anno, oltre a 5 mila di Riserva e fino a 10 mila di Rosso».

Ernesto Bertarelli, 48 anni, italo svizzero, ha un patrimonio di 9 miliardi di euro: è stato tra i primi a puntare sull’ingegneria genetica, è a capo di un gruppo che si occupa di farmaceutica, biotecnologie, diagnostica. Ora è anche un appassionato produttore. «Discute sulle etichette e sui vini, controlla i vigneti — dice Tipa —, la famiglia ora si ritrova nel Castello di ColleMassari, dove Ernesto porta i tre figli, i nostri rampolli e il nostro futuro, con gli altri tre della sorella Donatella».

Il premio come miglior vino alla Riserva di Poggio Sotto sarà consegnato dopodomani a Milano, alle 18, all’Officina Eventi di Terme Milano. In giuria, assieme agli ideatori dell’evento Luca Gardini e Andrea Grignaffini, c’erano i critici Tim Aktin, Christy Canterboury, Daniele Cernilli, Antonio Paolini, Raoul Salama, Ezio Vizzari. Per tre giorni hanno degustato alla cieca, ossia con le etichette coperte, 300 vini. Sul podio, assieme a Tipa, il giovane Luca Roagna con il suo Barbaresco Asili Vecchie Vigne 2007, e Antonio Moretti con il rosso toscano Oreno 2010. A ruota il faro dei cugini trentini Lunelli, il Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2002. Poi la conferma, all’ottavo posto, del Trebbiano abruzzese di Francesco Valentini, il vincitore della scorsa edizione. Un vignaiolo che proprio come i produttori di Poggio di Sotto, limita al minimo le «interferenze», lasciando che il vino emerga da solo con la sua forza. Così c’è più tempo, come scrive il poeta gallese William Henry Davies, per stare fermi e guardarsi attorno, «per vedere, in pieno giorno, i ruscelli pieni di stelle come i cieli di notte».

Ecco la lista dei migliori 50

Poggio di Sotto Brunello di Montalcino Riserva 2007
Roagna Barbaresco Asili Vecchie Vigne 2007
Setteponti Oreno 2010
Ferrari Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2002
Massolino Barolo Vigna Rionda Riserva 2007
Tramin Alto Adige Terminum Gewurztraminer 2011
Lis Neris Tal Luc 2010
Valentini Trebbiano D’Abruzzo 2011
Romano Dal Forno Valpolicella Superiore Monte Lodoletta 2007
Pianpolvere Soprano Barolo Bussia Riserva 2006
Tua Rita Redigaffi 2010
Palari Faro 2008
Ettore Germano Langhe Riesling Hérzu 2011
Marisa Cuomo Costa D’Amalfi Furore Bianco Fiorduva 2011
Gravner Bianco Breg Anfora 2006
Cavallotto Barolo Riserva Bricco Boschis V. S. Giuseppe 2007
Schiavenza Barolo Prapò 2009
Sottimano Barbaresco Currà 2008
Elvio Cogno Barolo Vigna Elena Riserva 2007
Brovia Barolo Ca’ Mia 2009
Duemani Cifra Costa Toscana IGT Cabernet Franc 2010
Rabajà Bruno Rocca Barbaresco Rabajà 2010
Paride Iaretti Gattinara Riserva 2005
Castello di Verduno Barolo Monvigliero Riserva 2007
Tenute Sella Lessona Omaggio a Quintino Sella 2007
Tenuta San Guido Sassicaia 2010
Burlotto Barolo Monvigliero 2009
Polvanera Primitivo di Gioia del Colle Vi. Montevella 2010
Argiolas Turriga 2008
Conterno Fantino Barolo Sorì Ginestra 2009
Bruno Giacosa Barolo Le Rocche Falletto Riserva Et Rossa 2008
Masciarelli Villa Gemma Montepulciano d’Abruzzo 2006
Giuseppe Cortese Barbaresco Rabaja Riserva 2006
Pollenza Il Pollenza 2010
Marco De Bartoli Vecchio Samperi Ventennale S.a.
Ca’ del Bosco Franciacorta Brut Rosé Riserva AMC 2005
Cavalleri Franciacorta Collez. Esclusiva 2004
Tenuta dell’Ornellaia Masseto 2010
Allegrini Amarone della Valpolicella Classico 2009
Travaglini Gattinara Riserva 2007
Jermann Vintage Tunina 2011
Poderi Aldo Conterno Barolo Bussia 2005
Quintodecimo Taurasi Riserva Vigna Quintodecimo 2007
Villa Bucci Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva Villa Bucci 2008
Cascina Ca’ Rossa Roero Mompissano Riserva 2010
Le Piane Boca 2008
La Monacesca Verdicchio di Matelica Riserva Mirum 2010
Casanova dei Neri Brunello di Montalcino Cerretalto 2007
Fontodi Flaccianello della Pieve 2009
Damijan Podversic Venezia Giulia IGT Malvasia 2009

 


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